Asceta cristiano. Forse parente di Teofilo e di Cirillo di Alessandria,
ricevette un'accurata educazione classica; ben presto però fu conquistato
dal fascino della vita monastica. Ritiratosi in un monastero presso Pelusio, vi
svolse, pur senza essere abate, una vivace attività d'apologeta,
d'interprete delle Scritture e di difensore della fede. Dei suoi scritti non ci
rimangono che le
Epistole, che trattano di argomenti vari ma soprattutto
esegetici ed ascetico-morali (Alessandria 370 circa - Pelusio 450 circa).